il mio pensiero

La magia di un oggetto raku inizia ancora quando tieni tra le mani un pezzo di argilla e stai pensando a cosa realizzare. La materia prende forma tra le mani e la mente corre attraverso fantasie da concretizzare ... smalti, cristalline, fuoco. Dopo la smaltatura del pezzo, finalmente "la cottura" ... e qui si apre un nuovo momento, fatto di pensieri, osservazione e tecnica, perché un pezzo finito è la somma di tutte queste cose. Cuocere un oggetto con la tecnica raku è un'esperienza unica, coinvolgente, sempre diversa di volta in volta. Un'esperienza che infonde molta energia, grande entusiasmo e gioia. Il raku è un'arte che affascina e coinvolge sia l'esecutore che lo spettatore. Un oggetto in raku trasmette al tatto sensazioni diverse come calore, mistero, unicità e sembra raccontare attraverso i giochi di colore e fumo la sua storia.

venerdì 23 gennaio 2015

QUANDO UN NAKED ESCE DAL GUSCIO

C' è tanto da lavorare per fare un naked, gli addetti ai lavori lo sanno! Ci vuole tempo e passione. È un lavoro di pazienza, di precisione e di ricerca della perfezione. Più lo si tratterà con amore, più saremo ripagati nel risultato finale. È sorprendente il momento in cui con l'acqua si procede al distacco del guscio, e quanta curiosità di scoprire quello che c'è sotto! Poi, ancora ,la ripulitura che dev'essere delicata e precisa prima della lucidatura finale. Tanto lavoro, dicevamo, ma solitamente ben ripagato dalla bellezza del risultato.


venerdì 9 gennaio 2015

STORIA DI UNA PIASTRELLA

Questa volta non parliamo di nuove forme o nuove tecniche ..... ma semplicemente di
una piastrella di test, una prova per sperimentare alcuni nastrini e la terra sigillata
applicata al raku Naked.


Sulla piastrella allo "stato cuoio"è stata applicata la terra sigillata in piu' spessori e poi messa in prima cottura.
 Successivamente per la preparazione del naked sono stati utilizzati dei  nastrini di varie misure (larghezza da 0,5 mm. 0,75 mm. 1 mm. 1,5 mm. 3 mm. e 6 mm.) sia in carta che in polipropilene, per mascherare la superficie ed ottenere dei decori. I nastrini così sottili si prestano benissimo a formare curve e disegni vari, ma sono abbastanza critici se impiegati per fare linee dritte perchè non conservano naturalmente la loro posizione, comunque con un po'di pazienza si riesce ad applicarli.
I nastrini hanno retto benissimo i vari bagni nel separatore e cristallina e non si sono staccati, inoltre al momento del distacco prima dell'infornata, non hanno mostrato nessun tipo di problema lasciando la superficie del decoro ben definita.



A questo punto la nostra piastrella è pronta per l'infornata ... e qui iniziano le sorprese! Pur trattando la cottura con le solite modalità il risultato finale questa volta è un po' diverso, ovvero si è ottenuto un naked all'inverso. Nei punti mascherati dal nastro si sarebbe dovuto ottenere l'affumicamento e quindi il nero e nelle parti non coperte dai nastri il bianco, invece come si può vedere dalle foto è avvenuto esattamente l'opposto!
Conclusione: con il raku non si può mai stare tranquilli, ma sperimentare è sempre stimolante e quando una cosa non riesce secondo le aspettative ecco un motivo in più per proseguire nella ricerca di nuovi risultati!